Oratio Obliqua 6i4j5n

Oratio de principiis voluntariati sive expellere edicta Buonasera a tutti, vorremmo provocare una riflessione sul senso del volontariato alla luce dei più recenti avvenimenti; avvenimenti la cui esistenza è venuta a galla in modo frammentario, discontinuo e confuso. Poiché la nostra irritazione è suscitata in buona parte da questo clima di omissioni e/o intenzioni rivelate a metà, non solo faremo nomi, ma forniremo anche i cognomi e tutte le generalità. Mattia Venturella, sco Ruggeri e Claudio Poletti1 (almeno questi, potrebbero esserci altri criminali in libertà). Costoro hanno aderito a nome della nostra associazione ad un nuovo bando, pare, all’insaputa degli altri soci, nonostante all’ultima riunione era stato stabilito che l’adesione ad un bando debba essere una decisione dell’assemblea intera dei soci (ristretta al direttivo e ai maestri). Per noi l’adesione ai bandi non è da considerarsi un male di per sé, ma il modo con cui è stata fatta questa volta, il modo ancor ci offende2. I soldi derivanti dal bando, oltre ad offrire numerose possibilità all’associazione, possono essere usati come riconoscimento economico, pseudo retribuzione para simbolica, come già è stato fatto in ato. E’ chiaro che si tratta di un fenomeno abbastanza circoscritto, ma l’entrata sempre più sollecitata dai suddetti ladri di bestiame in questo circolo di ricerca continua di bandi può portare a istituzionalizzare questa situazione. I nostri esperti ci dicono che questo ciclo, aggio da volontariato ad associazione/semilavoro, è capitato a molte altre associazioni. Un indizio del fatto che ci si sta incamminando in questa direzione è la solerzia con cui costoro si dedicano alla ricerca o, quantomeno, alla scrittura dei bandi. E’ capitato che ci sia stato fatto notare che molte sono state le ore che hanno dedicato alla cosa, di fatto istituendo una gara a chi ce l’avesse eticamente più lungo. Sfida persa in partenza, siete dei drogati3, finirete all’inferno prima di me. A questo proposito, vi ricordiamo che siete maestri di musica, attenetevi al vostro ruolo. Si era detto che sono decisioni che spettano all’assemblea, non ci risulta che vi abbia delegato alcuno. In ogni caso, se l’assemblea si orientasse a favore dei bandi, si potrebbe anche organizzare un gruppo che si occupi della cosa, con tutti i dettagli del caso. Da parte nostra, riteniamo che l’adesione ai bandi porti a diversi risvolti negativi. Per esempio, dovremmo coniugarci ad associazioni con scopi magari anche molti diversi dai nostri, perdendo eventualmente in credibilità e coerenza interna. Vi sarebbe una dispersione di energie per la ricerca e la burocrazia dei bandi. Di fatto, quello che noi si propone è eventualmente fare meno, ma con coerenza. Siamo una associazione di volontariato e senza scopo di lucro. Cosa vuol dire? E’ questa la rotta che vogliamo tenere? Se il significato è ovvio e si vuole procedere in questa direzione, c’è da prestare maggiore attenzione alla didattica, alla pedagogia e al territorio. Si può migliorare in questi settori anche con meno soldi. Soldi che comunque non sono mancati nella famosa epoca d’oro, quando i bandi non erano stati ancora inventati né scoperti, soldi con cui si sono fatti dei lavori sulla struttura dell’associazione. Per strumenti, organizzare eventi, soldi e forza di volontà si possono trovare, rispettando la disponibilità offerta da ciascuno. Una proposta per la raccolta sghei4 è il crowdfunding. Riassumendo, e precisando che non abbiamo nulla di personale contro i singoli citati (vi vogliamo bene lo stesso), non ci piace come si sta gestendo la questione dei bandi e proponiamo di 1 2 3 4

Inserire generalità ad libitum Leggasi che ci avete fatto girare il cazzo In realtà, solo Mattia e Ruggio sono drogati, per quel che si sa. Comunque, ci sono delle aggravanti che assicurano l’inferno: uno è metallaro, uno è comunista l’altro è Ruggio Traduciamo per i terroni. “Sghei” vuol dire “soldi”

ridiscuterne in assemblea, sentendo il parere di tutti, per ribadire quello che già si era stabilito, e farlo rispettare, o procedere altrimenti. In conclusione, vorremmo deviare leggermente dal tracciato. Facendo coro a quello che disse Greta alla fine dell’ultima riunione, la questione dei bandi, dei soldi, degli eventi mondani, ci sta facendo spostare la nostra attenzione dai bambini e dalla loro educazione che deve essere all’insegna della musica e della cultura, come da statuto. Potremmo, magari, spendere le nostre occasioni di ritrovo per parlare di loro e per loro.